giovedì 5 aprile 2012
Settimana Santa: GIOVEDI' SANTO
Il giovedì Santo si compone di due messe: quella del Crisma, celebrata di mattina, e quella della Cena del Signore, celebrata la sera che da inizio ufficiale alla Triduo Pasquale.
SANTA MESSA DEL CRISMA
Preludio al Triduo Pasquale è la solenne Messa Crismale che, nella mattina del Giovedì Santo, il Vescovo celebra con il proprio presbiterio. Nel corso della celebrazione i sacerdoti rinnovano le promesse sacerdotali pronunciate il giorno dell'Ordinazione, ribadendo così la propria fedeltà a Cristo e il desiderio di vivere la gioia del servizio ministeriale. Da parte loro i fedeli ringraziano per l'amore che Cristo offre per mezzo dei suoi ministri della sua grazia e pregano affinché i giovani considerino il dono della vocazione sacerdotale. Sempre nella Messa Crismale viene benedetto l'olio degli infermi e quello dei catecumeni e viene consacrato il Crisma. Riti, questi, con i quali sono simbolicamente significate la pienezza del Sacerdozio di Cristo e quella comunione ecclesiale che deve animare il popolo cristiano, radunato per il sacrificio eucaristico e vivificato nell'unità dal dono dello Spirito Santo.
________________________________________________________TRIDUO PASQUALE - GIOVEDI' SANTO:
CENA DEL SIGNORE
Nella Messa vespertina del Giovedì Santo, chiamata Cena del Signore, la Chiesa commemora l'istituzione dell'Eucaristia e del Sacerdozio ministeriale. Nel contesto della cena, Gesù lascia il comandamento nuovo della carità. Di quanto avvenne nel Cenacolo, la vigilia della passione del Signore, San Paolo offre una delle più antiche testimonianza: "Il Signore Gesù nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: << Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me >>. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: << Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me >> (1 Cor 11, 23 - 25). Parole cariche di mistero, che manifestano con chiarezza il volere di Cristo: sotto le specie del pane e del vino egli si rende presente col suo Corpo dato e col suo Sangue versato. E' il sacrificio della nuova e definitiva alleanza offerta a tutti, senza distinzione di razza e di cultura. E di questo rito sacramentale, che consegna alla Chiesa come prova suprema del suo amore, Gesù costituisce ministri i suoi discepoli e quanti ne proseguiranno il ministero nel corso dei secoli. Il Giovedì Santo costituisce pertanto un rinnovato invito a rendere grazie a Dio per il sommo dono dell'Eucaristia, da accogliere con devozione e da adorare con viva fede. Per questo, la Chiesa incoraggia, dopo la celebrazione della Santa Messa, a vegliare in presenza del Santissimo Sacramento, ricordando l'ora triste che Gesù passò in solitudine e preghiera nel Getsemani, prima di essere arrestato per poi venire condannato a morte.
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