mercoledì 16 maggio 2012
Il Papa: “La situazione della Chiesa è drammatica”
di monsignor Helmut Schueller che chiede anche
l’ordinazione per le donne.
E poi avverte: “Situazione spesso drammatica della
Chiesa di oggi, sacerdoti si interroghino”
CITTA’ DEL VATICANO (5 aprile
2012) - “La disobbedienza al
Magistero”, la richiesta di “ordinazione delle donne” non sono “una via per rinnovare la Chiesa ”, resta la
necessità di conformarsi a Cristo anche “nella situazione spesso drammatica della
Chiesa di oggi”.
Così il Papa, nel corso della
Messa del Crisma celebrata nella Basilica di San Pietro, ha fatto riferimento al
movimento dissidente dei preti austriaci, circa 400, che hanno sottoscritto un
documento in favore della disobbedienza e chiesto riforme radicali alla Chiesa.
Il movimento nato in Austria ha poi raccolto consensi in Germania, Irlanda,
Belgio.
“Di recente -ha
infatti affermato il Pontefice- un gruppo
di sacerdoti in un Paese europeo ha pubblicato un appello alla disobbedienza,
portando al tempo stesso anche esempi concreti di come possa esprimersi questa
disobbedienza,
che dovrebbe ignorare addirittura decisioni definitive del
Magistero - ad esempio nella questione circa l’ordinazione delle
donne, in merito alla quale il Beato Papa Giovanni Paolo II ha dichiarato in
maniera irrevocabile che la
Chiesa , al riguardo, non ha avuto alcuna autorizzazione da
parte del Signore”.
“La disobbedienza al Magistero -ha aggiunto il Papa- è una via per rinnovare la Chiesa ? Vogliamo credere
agli autori di tale appello, quando affermano di essere mossi dalla
sollecitudine per la
Chiesa ; di essere convinti che si debba affrontare la lentezza
delle Istituzioni con mezzi drastici per aprire vie nuove per riportare
la Chiesa
all’altezza dell’oggi. Ma la disobbedienza è veramente una
via?”.
Il movimento al quale il Papa fa
riferimento è quello guidato da monsignor Helmut Schueller, 59 anni, parroco di
St. Stephan nel villaggio di Probstdorf. In passato è stato presidente della
Caritas austriaca e vicario generale del Cardinale Arcivescovo di Vienna
Christoph Schoenborn.
La sua fama, però, nasce dopo
quando, finito il sodalizio con Schoenborn, nel 2006 lancia la
‘Pfarrer-Initiative’, la iniziativa dei parroci, un “appello alla disobbedienza” che chiede,
tra l’altro,
il sacerdozio
femminile,
rivedere
la messa non
più come sacrificio,
l’abolizione
dell’obbligo del celibato,
l’apertura ai
laici,
ridimensionare il
primato del papa,
aggiornamenti
nella liturgia.
Insomma, riformare la Chiesa. All ’inizio solo
pochi sacerdoti seguono Schueller. Poi la protesta si ingrossa. Firmano
l’appello decine, poi centinaia di preti. Oggi sono 400, pari a un decimo del
clero austriaco. E un recente sondaggio della Gfk-Umfrage ha rilevato che il 72%
dei preti austriaci “simpatizza” con
l’appello.
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