- La Domenica delle Palme: in cui si fa memoria della passione del Signore Gesù. La liturgia di questo giorno solenne ha due momenti significativi:
1°=> la processione degli ulivi => ricordo dell'entrata festosa di Gesù a Gerusalemme ed espressione della nostra fede, mediante la quale riconosciamo in Gesù il Messia, il Signore e Re della nostra vita per mezzo dell'ascolto della sua Parola che è Parola di vita eterna al grido di giubilo: "Osanna, benedetto colui che viene nel nome del Signore".
2°=> la lettura dell'intero racconto della passione secondo l'Evangelista Matteo => la liturgia della Parola ci porta a contemplare il mistero della nostra redenzione nella sofferenza del Signore. La nostra salvezza non passa dalle vie trionfali, ma da un mistero di amore e dolore accolto e vissuto fino in fondo per ognuno di noi: Dio si è fatto uomo per poter com-patire con l'uomo ogni sofferenza portando in essa consolazione d'amore partecipante.
- Il Giovedì Santo. Si celebra:
1° => la mattina la c.d. Messa crismale . Il vescovo, con tutti i sacerdoti della Diocesi, benedice gli oli santi che verranno utilizzati, nel corso dell'anno, per le celebrazioni dei Sacramenti. essi sono:
- olio dei catecumeni => per il battesimo;
- olio degli infermi => per l'Unzione degli in fermi;
-crisma (olio + profumo)= > per il Sacramento della Confermazione e per il Sacramento dell'Ordine;
Importantissimo!!! Il Venerdì Santo tutti i fedeli con più di 14 anni e quelli tra i 18 e i 60, DEVONO, astenersi dalle carni di qualunque specie e cibarsi in maniera fugace e leggera in onore di Cristo Gesù morto e risorto per noi
I parte => il silenzio di preparazione alla veglia => la chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e morte in un profondo e fiducioso silenzio. Nella tradizione cristiana occidentale, il Sabato Santo è l'unico giorno senza celebrazione eucaristica ed è per questo che si suole dire è anche giorno del nascondimento di Dio, paradosso inaudito che noi esprimiamo nel Credo con le parole "disceso agli inferi" disceso dentro il mistero della morte. Tuttavia, siamo chiamati a vivere questo giorno nella fede che il Signore è vivente in mezzo a noi e con Maria preghiamo in attesa del glorioso evento della risurrezione. Grande importanza viene dato in questo giorno al sacramento della confessione indispensabile per riacquistare la grazia perduta a causa del peccato e così predisporsi a celebrare intimamente rinnovati la Pasqua.
Quattro grandi simboli caratterizzano la liturgia della notte della risurrezione:
a) => la luce: Cristo morto, ma risorto è la luce del mondo da cui dobbiamo attingere il significato della nostra vita e della nostra esistenza. In definitiva: il Verbo si è incarnato per dare significato alla nostra esistenza.
b) => la parola: le letture dell'Antico Testamento, che in quest'occasione verranno proclamate, sono un compendio della storia della salvezza. Consapevoli di ciò, la Santa Madre Chiesa medita quanto Dio ha operato nella storia di tutta l'umanità.
c) => l'acqua: fecondata dallo Spirito Santo, essa genera il popolo santo di Dio. Con i nuovi battezzati, presenti nell'assemblea, tutta la Chiesa fa memoria e rinnova nelle "promesse battesimali" la propria fedeltà al dono ricevuto e agli impegni assunti in un continuo processo di rinnovamento, conversione e rinascita.
d) => il pane e il vino: il popolo rigenerato nel Battesimo per la potenza dello Spirito di Dio è ammesso al convito pasquale che corona la nuova condizione di liberta e riconciliazione in Cristo risorto. In questo modo il Signore rimane sempre con i "suoi" perchè imparino a passare ogni giorno da morte a vita nella carità.
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